I numeri e la storia

Ultima modifica 27 novembre 2021

Capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore, il comune di Laveno Mombello si estende su una superficie di 25 Kmq a 200 m slm, e ospita circa 10.000 abitanti.

Oltre che da Laveno Mombello e Cerro, il centro è composto da altri agglomerati come Ceresolo e Ponte, e da località panoramiche e collinari come le Cascine (490 m), Monteggia (394 m), Casere (768 m). Montecristo e Brena (334 m).

Mombello è il nucleo più antico, come dimostrano le tracce di insediamenti primitivi (3.000 a.C.) nella zona collinare della Torbiera, mentre Laveno e Cerro sono di epoca romana. Pare infatti che il nome Laveno derivi dal Generale romano Tito Labieno, che si era opposto ai Galli sulle alture di Mombello ("Mons belli" ovvero "Monte della Guerra").

Ai Romani seguirono i Longobardi e i Franchi, poi i Visconti, gli Sforza, i Borromeo e i Besozzi.
Dopo la dominazione spagnola, Laveno passò agli Austriaci, il cui dominio superò anche la parentesi napoleonica.

Ma è forse il 30 maggio 1859 la data più gloriosa della sua storia, quando il paese fu teatro delle battaglie di Giuseppe Garibaldi, che con le truppe dei Cacciatori delle Alpi fu respinto per ben due volte dagli Austriaci. Testimonianze dell'evento restano oggi nell'ossario della Torre del Castello, nel fortino che domina il golfo verso Cerro e nella caserma di punta San Michele, sede del Club velico Est Verbano.


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